Le PMI, che in Italia rappresentano una grossa percentuale del tessuto produttivo, si trovano a dover fronteggiare minacce che, fino a qualche anno fa sembrava non poterle interessare. Nonostante questo clima di sfiducia generale le PMI hanno molti vantaggi rispetto alle grandi imprese.
Sono più flessibili e possono adattarsi più rapidamente ai cambiamenti del mercato. Sono anche più agili e possono muoversi rapidamente per cogliere nuove opportunità. Le PMI hanno anche una migliore comprensione del mercato locale e possono fornire un servizio migliore ai loro clienti.
Per il futuro occorre attenzione, guardarsi intorno e non ripiegarsi su se stessi, essere curiosi e anche consapevoli e fieri del proprio ruolo di imprenditori. Serve inoltre coesione, scambio di esperienze, continuare a puntare sulla qualità e valorizzare la creatività.
Un ruolo fondamentale per la crescita è quello della formazione, perchè il vero valore di un’impresa sono le risorse umane. La loro preparazione rappresenta una leva di competitività.
In conclusione è doveroso sottolineare come queste imprese siano fondamentali per l’economia del Paese, motivo per il quale in futuro dovrà essere un impegno del Governo far sì che i consistenti aumenti dei costi quali energia e materie prime non ricadano per intero sul tessuto produttivo, ma sia il Governo attraverso opportuni ammortizzatori sociali ad assumersene il carico.
Fabio D’Amora