Il lockdown e le relative misure restrittive alla produzione hanno colpito in modo eterogeneo i diversi settori produttivi e le relative posizioni professionali, riferibili al lavoro subordinato e al lavoro autonomo.
La crisi riguarda tutti, ma le disuguaglianze si sono amplificate in maniera diversificata, colpendo anche lavoratori autonomi e le PMI. Le lavoratrici autonome e titolari di PMI hanno subito maggiormente le restrizioni del lockdown in ragione della difficile combinazione tra vita e lavoro. Per interrompere questo circolo vizioso si deve intervenire presto e bene su alcuni elementi strutturali, tra cui :
- Investire in programmi di formazione professionale, con particolare riferimento a donne piccole imprenditrici/lavoratrici autonomi ed a giovani
- Rafforzare il regime dell’ISCRO per tutti i lavoratori autonomi
- Introdurre misure sistemiche di sostegno alle PMI per situazioni ed eventi straordinari, come la pandemia
- Agevolare gli investimenti nella digitalizzazione del lavoro autonomo e delle PMI
- Prevedere forme di riduzione del cuneo fiscale per il mantenimento dei livelli occupazionali e forme contrattuali flessibili anche attraverso una semplificazione dell’accesso al contratto a tempo determinato.
Fabio D’Amora