Creare un’impresa oggi è un’avventura che necessita di una guida esperta, molte aziende e molti soggetti da soli non riuscirebbero a realizzare la propria idea, ma possono essere guidati in un processo che li immette nel sistema: questa è l’idea di fondo del microcredito imperniato su un sistema di servizi ausiliari che permettono al beneficiario di poter affrontare il percorso per diventare imprenditore.
Il favorire l’impresa locale, quella che dal territorio è in grado, anche attraverso l’innovazione, di esportare i propri manufatti all’estero, rappresentando quelle che sono le migliori espressioni dell’italianità è una priorità: non è solo un vanto, non è solo la preservazione di quell’idea del made in Italy che ha fatto grande il nostro Paese nel mondo, ma è soprattutto una chance fondamentale per sostenere la ripresa economica italiana, per avviare imprese vincenti, per essere resilienti e, allo stesso tempo, creare opportunità di lavoro e monetizzare con uno sguardo al futuro senza dimenticare il passato.
Dalle radici dell’artigianalità dobbiamo sviluppare nuova linfa e nuove attività. Nella tradizione e nell’innovazione si coniugano il nuovo concetto di impresa italiana e in questo la lungimiranza del Governo di aver voluto denominare il Ministero per lo Sviluppo Economico come Ministero per il Made in Italy assume una valenza strategica per il sistema Paese.
In conclusione, il microcredito e la microfinanza in genere vengono considerati come uno strumento operativo di quella finanza etica che restituisce dignità, che opera in funzione dell’individuo, che sostiene chi da solo non ce la potrebbe fare e chi invece merita un’opportunità perchè è in grado di operare un cambiamento e fare la differenza.
Fabio D’Amora