La paura e il timore che sono stati generati dalla pandemia Covid-19 hanno lasciato un eredità pesante. La paura. Per la propria salute, ma soprattutto per il proprio futuro. Un’emozione primaria che porta all’innovazione.
Siamo difronte ad una sfida che durante il lockdown risuonava un pò generica e sentimentale : da “andrà tutto bene” a “nulla sarà come prima”. Certamente nessuno può sapere esattamente come sarà, però se vogliamo almeno provare a governare il cambiamento dobbiamo modificare la nostra prospettiva.
La teoria parla di “spinte”, “Gentili” quando la situazione è normale. “Decise” quando il momento lo richiede. Si parla spesso in televisione di progetti, riforme, alle imprese, ai consumatori servono i fatti, ormai è completamente scaduto il tempo delle parole, bisogna introdurre incentivi che premino i comportamenti virtuosi (se paghi puntualmente i tuoi fornitori ti riconosco un bonus fiscale) e sanzioni che disincentivino i comportamenti dannosi.
Troppo invasivo ? Le evidenze sono sul tavolo (soffriamo emotivamente) e gli effetti provocati sono altrettanto chiari (facciamo ancora più di prima cose economicamente non sensate), con pesanti effetti sul benessere economico della nazione.
Forse qualche tentativo vale la pena farlo. Certo, ci vuole un pò di fantasia. Ma di sicuro non serve molto fare finta di niente.
Fabio D’Amora