Generazione Lockdown : Il futuro dei giovani da inventare.

Dopo i mesi di blocco delle attività produttive per via della quarantena, ci troviamo alle prese con un’incipiente crisi economica, che si preannuncia profonda e di lunga durata. A farne le spese, infatti, saranno soprattutto i più giovani, coloro che, in questi anni, dovranno inserirsi in un mondo del lavoro ed in un contesto sociale ampiamente dominati dall’incertezza.

La ripresa per giocoforza dovrà passare attraverso i giovani e le loro progettualità, attraverso idee e innovazione. La generazione degli anni 90, ha una competenza informatica elevata, ma allo stesso tempo ha una scarsa educazione finanziaria e molte volte non dispone dei fondi per poter avviare un’attività. A loro supporto c’è il microcredito, il quale non si esaurisce nella semplice corresponsione di una somma di denaro (con garanzia dello Stato all’80%), ma rappresenta una sintesi inscindibile tra servizi di tipo finanziario e servizi non finanziari di tutoraggio, che rientrano in una sfera di relazioni personali tra tutor e soggetto assistito.

L’importo massimo che potrà essere richiesto è di 35.000 euro, più che sufficiente per dare un valido aiuto a chi ha una valida idea ma non ha i soldi per poterla concretizzare, nei 5 anni successivi il giovane sarà sempre affiancato da un tutor che lo guiderà nello svolgimento delle attività quotidiane.

La pandemia ci lascia un’eredità difficile da gestire, nella quale si nascondono anche delle preziose opportunità : starà ai giovani saperle cogliere e metterle a frutto, attuando quel cambiamento sociale, economico e politico che sono sempre più parti che lo richiedono.

Fabio D’Amora