Quella sanitaria è una drammatica emergenza che il CoronaVirus ha imposto al mondo in questo momento storico. Insieme all’impatto umano a livello globale, si riscontra anche un contraccolpo economico significativo.
Ad emergenza sanitaria finita, ovvero quando lentamente si potrà riprendere a lavorare, occorre dare un’aiuto concreto agli imprenditori “eroi” che faranno di tutto per rimettersi nuovamente in gioco.
A tal scopo, l’Ente Nazionale Microcredito, negli ultimi giorni si è fatto promotore, di misure che, anche a livello legislativo, consentiranno di fare fronte alle esigenze manifestate dalle micro e piccole imprese. Nell’ambito di tali misure, approvate dal decreto legge “Cura Italia”, trovano spazio specifiche disposizioni, le quali hanno previsto un aumento da 25.000 a 40.000€ dell’importo massimo delle operazioni di microcredito, ferma restando la possibilità di un ulteriore aumento fino al limite massimo di 50.000€.
Tali operazioni beneficeranno della garanzia dello Stato attraverso il fondo per le PMI.
La mission dell’Ente è stata da sempre quella di favorire l’accesso al credito delle microimprese e delle categorie sociali maggiormente svantaggiate, oggi lo sarà ancor di più in quanto attraverso il lavoro prezioso dei Tutor, l’Ente darà un aiuto concreto a coloro che ne faranno richiesta, ricevendo un prestito con garanzia dello Stato ad un tasso agevolato.
In conclusione, è doveroso sottolineare che l’innalzamento della soglia del microcredito rappresenta senz’altro un’innovazione suscettibile di favorire in modo significativo la ripresa economica delle attività. Tanto è stato fatto, ma tanto ancora dovrà essere fatto per far fronte alle urgenti necessità delle microimprese e dei lavoratori autonomi.
Fabio D’Amora