C’è un pass di accesso al credito per i neet, cioè i giovani che non sono impegnati nè nel lavoro, nè nella formazione, nè nello studio. In sostanza, il microcredito si tratta di uno strumento semplice e prezioso che offre la possibilità di accesso al credito, non solo ai soggetti in precedenza elencati, ma anche a coloro che hanno un’idea, ma non possono realizzarla anche perchè non hanno gli strumenti base di conoscenza per l’avvio di un’attività.
Una delle attività fondamentali dello strumento microfinanziario posto in essere dall’Ente Nazionale Microcredito è proprio quella relativa al sistema di tutoraggio e accompagnamento come servizio ausiliare obbligatorio che prevede la formazione all’impresa del soggetto beneficiario.
Le attività svolte dal tutor sono in forte sintonia con il pensiero espresso da Papa Francesco, il quale ha effettuato un richiamo forte verso l’economia della persona e, in senso più strettamente laico a quella politica della ricostruzione, che poi ha condotto l’Italia al boom economico e che vuole che a bilanciare l’azione del mercato vi sia una politica che sostenga anche i più deboli, quelli che possono restare indietro ma che con il supporto dello Stato hanno una possibilità di essere integrati nel circuito contributivo. La sostenibilità di questo strumento, dunque, è legata essenzialmente alla sua operatività che può essere estesa e garantita solo attraverso l’azione pubblica, che nel caso specifico, si sostanzia di due elementi : un fondo di garanzia dedicato e messo a disposizione dal MISE e l’attività di deregulation, supporto, controllo e formazione svolta dal tutor.
Molte volte i giovani possono essere definiti come una fucina di idee e il microcredito può essere il volano per svilupparle.